BLU
BLU
Andrea Laczkò
Andrea Laczko
l’artista è nato nel 1970 a Szeged in Ungheria.
Ha compiuto il suo ciclo di studi universitari nel suo paese natale presso la locale università presso il dipartimento di arte e storia dell’arte.
Andrea Laczkò è attiva nel mondo dell’arte con partecipazioni a mostre fin dal 2009 e nel suo curriculum annovera presenze a rassegna nazionali di primaria importanza, diventando uno degli esponenti artistici più vitali e interessanti della sua città Szeged. Ma molte sono le mostre a cui ha preso parte in questi anni sul territorio Ungherese.
"Questo pensare si è interrotto" ma poiché dovevo pensarci, nessun pensiero si era interrotto, poi però mi sentì invadere da un'ondata di felicità quando capii che tutto quel turbamento non era altro che un sogno già concluso. I tetti di Berkley sembravano misera carne viva che offriva un riparo a dolenti fantasmi da q... uell'eternità dei cieli che non osavano affrontare.” (Jack Kerouac)
L’artista la sua poetica e la Mostra BLU
L’artista ha uno stile molto personale che appare in continuo mutamento seppur con un minimo comune denominatore: la conoscenza del sé.
Difficile incasellare le opere di questa pittrice in un genere che sicuramente sarebbe riduttivo e non esaustivo.
I lavori nascono da una sovrapposizione di textures che strato dopo strato danno origine a qualcosa dall’apparenza organica, le tinte richiamano alla memoria figure definite e intrappolate dal bianco dello sfondo.
Tale uso del bianco risulta molto originale e crea l’illusione del collage. Il processo creativo sembrerebbe avere una certa dose di casualità, un po’ come nella scrittura automatica e nelle esperienze dei dadaisti.
Di sicuro c’è la voglia di esplorare territori inconsci nascosti, che stanno a metà tra sogno e realtà, quella twilight zone di televisiva memoria dove possono capitare le cose più strane in una realtà tuttavia verosimile e familiare.
Il Blu in queste opere si intravede è sotto, nascosto in profondità emerge solo per dare sfumature e spessore. Blu è il colore dell’inconscio di quella parte che non è linfa vitale ma sostanza misteriosa che completa il soggetto.
Le figure emergono verso la luce vengono a galla ma sembrano quasi rifuggire la luminosità degli sfondi, l’atmosfera diventa enigmatica e non è possibile non rimanere colpiti da questi lavori di Andrea Laczko: originali raffinati e ricchi di significati celati.
mercoledì 6 luglio 2016